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Archive for Maggio 2012

VERGOGNA D’EUROPA (G.GRASS) – il testo completo

Prossima al caos, perché non all’altezza dei mercati,
lontana sei dalla terra che a te prestò la culla.

Quello che, con l’anima hai cercato e consideravi tuo retaggio,
ora viene tolto di mezzo, alla stregua di un rottame.

Messo nudo alla gogna come debitore, soffre un Paese
al quale dover riconoscenza era per te luogo comune.

Paese condannato alla miseria, la cui ricchezza,
ben curata, orna i musei: preda che tu sorvegli.

Coloro che, in divisa, con la violenza delle armi funestarono il Paese
ebbro d’isole, tenevano Hölderlin nello zaino.

Paese a stento tollerato, di cui un tempo tollerasti
i colonnelli in veste di alleati.

Paese privo di diritti, al quale un potere che i diritti impone,
stringe sempre più la cintola.

Sfidandoti, veste di nero Antigone e dovunque lutto
ammanta il popolo di cui tu fosti ospite.

Eppure fuori dai confini il codazzo dei seguaci di Creso
ha ammassato tutto ciò che d’oro luccica nelle tue casseforti.

Trangugia infine, butta giù! gridano i claqueurs dei Commissari,
ma Socrate ti restituisce irato il calice colmo fino all’orlo.

Malediranno in coro gli Dei ciò che possiedi,
quando il tuo volere esige di spossessare il loro Olimpo.

Priva di spirito deperirai senza il Paese
il cui spirito, Europa, ti ha inventata.

Categorie:Poesia

VERGOGNA D’EUROPA – i nuovi versi di Grass

“Messa nuda alla gogna in quanto debitrice,
sta soffrendo una terra verso cui,
come ben sai, debitrice sei tu.”

(…)

“Quelli che con la forza delle armi
si riversarono su un luogo ricco di isole
portavano non solo l’uniforme,
ma anche Hölderlin dentro lo zaino.”

(…)

“Dài bevi! Bevi! gridano i commissari della claque,
ma Socrate, incollerito,
ti restituisce il calice ancor pieno.

(…)

Deperirai miseramente senza quel Paese
il cui spirito ti generò, o Europa!”

Il premio Nobel tedesco Guenter Grass torna a usare l’arma dei versi contro quello che non gli piace oggi del mondo.
A meno di due mesi dalla pubblicazione della poesia che ha fatto ribellare Israele, accusata dal celebre autore del ‘Tamburo di latta’ di costituire una minaccia nucleare per il pianeta, attacca stavolta le politiche europee che starebbero alimentando la disperazione dei greci.
Versi duri – il titolo è Vergogna d’Europa – che colpiscono in particolare la Germania, e la linea rigorista della cancelliera Angela Merkel, intransigente sul programma di risparmi cui è stato sottoposto il Paese.
Come nel caso di “Was gesagt werden muss” (“Ciò che deve essere detto”: la poesia sulla minaccia di Israele di bombardare l’Iran con armi nucleari), il nuovo intervento di Grass mette il dito sulla piaga. Questi suoi versi, pubblicati sulla Süddeutsche Zeitung, hanno di nuovo diviso l’opinione pubblica tedesca.
Quelle anti-Ue sono dodici strofe, ciascuna di due versi, rivolte direttamente all’Europa. «Vicina al caos, perché inadeguata ai mercati» scrive Grass «sei lontana dal Paese che ti ha prestato la culla».
Il poeta parla degli immensi sacrifici chiesti a un Paese «non più tollerato».
Un «Paese senza diritti, cui il Potere, che i diritti li ha sempre, stringe la cinghia, più stretta, e più stretta».
GRASS ATTACCA L’ANIMA DELL’UE e mette in guardia dall’ira degli Dei, la ‘fthonos’ di Euripide: «Privata dell’anima deperirai Tu senza il Paese, la cui anima ti ha concepito, Europa».

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AMORE PRECARIO – di Walter Gianno’

Amore precario, silloge di poesie di Walter Giannò. Il libro sarà presentato martedì 29 maggio, alle 19.30, nei locali della birroteca “Spillo” a Palermo         

La poesia di Giannò tratteggia, con una sensibilità che talvolta sfocia nel tragicomico, le spaventose dinamiche del precariato in cui si barcamenano i giovani d’oggi.I suoi versi emergono dallo scontro tra la freschezza dei sentimenti e l’impossibilità di coltivare serenamente un futuro in una società arrugginita, malata.Squarci di grande bellezza e lirismo sopravvivono alla disillusione di una vita che troppe volte assume i toni della sopravvivenza, della svendita delle proprie capacità pur di tirare avanti.Quelle che consegna l’autore sono emozioni attuali, senza struggimenti né pietismi ma cariche della forza che serve a raccontare storie e a cambiare la Storia. Walter Giannò è nato a Palermo nel 1981. Blogger dal 2003, appassionato di social network, scrive su BlogSicilia.it e collabora con il mensile Il Sud.Nel 2007 ha pubblicato per la SBC edizioni di Ravenna il romanzo Il Cuore ha sempre Ragione.   
Il libro
Amore precario
Autore Walter Giannò
Prefazione di Carmelo Sardo
Illustrazioni di Laura Sighinolfi
Pagine 80
Euro € 9,90
ISBN: 978-88-6684-006-0
Edizioni La Zisa

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FES, TRA MUSICA SACRA E POESIA

Ancora una volta la splendida e suggestiva città di Fès si appresterà a vivere la manifestazione che l’Unesco ha posto tra le dieci più rilevanti a livello mondiale per la pace e la tolleranza

(di Mariangela Laviano)

Parte la XVIII edizione del “Festival delle Musiche Sacre del Mondo” che si terrà dall’8 al 16 giugno 2012 a Fès, la più grande delle città imperiali del Marocco, il cui centro storico è riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Questo appuntamento, di rilevanza e prestigio internazionale, è uno degli avvenimenti principali della “Fondazione Esprit” di Fès il cui obiettivo è quello di proporre un modello di società dove l’uomo, la cultura, la spiritualità ritrovino il loro posto di primaria importanza sottratto loro dal potere economico e dai regimi dittatoriali.Il tema del Festival di quest’anno è “Réechanter le monde”, vale a dire affascinare, incantare ancora una volta il mondo, coltivando la speranza attraverso la musica e la poesia, per reagire alla dilagante povertà culturale oltre che politica. Il Festival renderà omaggio a Omar Khayyam, celebre poeta, matematico, astronomo, filosofo e mistico persiano vissuto nell’XI secolo, noto nella storia della letteratura persiana per le sue bellissime Quartine, in arabo Rub’ayyat, dedicate soprattutto al vino ma anche a temi molto più profondi come quello dell’esistenza e della caducità delle cose umane, senza tralasciare temi mistici. In questi giorni, nei riad e nei vicoli dell’antica medina si alterneranno spettacoli e concerti di musica mistica egiziana e di musica sufi pakistana, rapper berberi, interpreti di alto spessore come il libanese Wadie al-Safi e il tunisino Lofti Bushnak, ma anche musica occitana e zingaresca, soul e blues, orchestre provenienti dall’Ungheria e dall’Italia. Tra gli eventi organizzati in occasione del Festival avranno luogo numerose mostre e un forum per avviare una riflessione sulle cause che hanno portato a profondi cambiamenti nel mondo sul piano ideologico, sociale e politico.Il “Festival delle Musiche Sacre del Mondo” è un progetto di dialogo interculturale che nasce da una filosofia di apertura secondo la quale è necessario mettere le arti e la spiritualità alla base dello sviluppo dell’uomo e della società per aumentare e migliorare il dialogo tra i popoli e le differenti culture.

Fonte: La perfetta letizia
http://www.laperfettaletizia.com/2012/05/fes-tra-musica-sacra-e-poesia.html

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IL FESTIVAL DELLE OMBRE

POGGIBONSI (SIENA) – . L’11 giugno 2012 a Rocca di Staggia Senese (Poggibonsi, Siena) poesia, arte e diritti umani. Con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero della Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), del Comune di Poggibonsi, si apre alle 17 il Festival delle Ombre, con gli interventi di Masimiliano Monnanni (direttore UNAR), Enrico Rossi (Presidente Regione Toscana), Lucia Coccheri (sindaco di Poggibonsi ), Susanna Salvadori e Filomena Convertito (assessori di Poggibonsi), i rappresentanti della società civile Marcello Zuinisi e Roberto Malini. Alle 18, vernissage della mostra di Rebecca Covaciu. Alle 19 Roberto Malini presenterà il libro “Ilsilenzio dei violini”, da lui scritto insieme a Paul Polansky, poeta e attivista americano. Accompagnato dalla fisarmonica di Tudor Novak (che concluderà la serata con un concerto) e dalla chitarra di Marcelo Zuinisi, il poeta leggerà alcune delle poesie dedicate alla difficile vita dei Rom in Italia. Il tema del Festival sarà “Popoli in ombra, epopea dei dimenticati”. Il festival si propone quest’anno di parlare dei popoli dimenticati, rinnegati, oppressi, emarginati, vittime di genocidi, di cui si parla e di quelli di cui non si parla proprio, nell’oblio, rimossi dalla nostra coscienza ingiustamente, a testimoniare la crudele disumanizzazione che, in questi tempi, segna e ferisce la nostra anima. Riflettere e sensibilizzare attraverso l’arte e l’emozione e il contributo della parola di filosofi e artisti oltre che di testimoni diretti, che ci guideranno a prendere consapevolezza e a dare voce e luce non solo idealmente, ma anche realmente ai popoli d’ombra. Il Festival proseguirà fino al 16 giugno, con importanti eventi culturali e artistici (http://www.festivalombre.it/calendario.html).

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RITORNO AL PRESENTE: Viaggio dai margini al centro della societa’

Dall’esperienza di Binario 95, centro di integrazione per persone senza fissa dimora e dalle opere in prosa e poesia di Paola Musa, un viaggio tra esperienza e letteratura dal disagio dell’abbandono e della solitudine alla speranza di una vita normale.

Binario 95 ospita, il prossimo 31 maggio, alle 17.30, una iniziativa culturale che riporta al centro dell’attenzione un tema scottante, quello dei “nuovi poveri”, un fenomeno sociale che negli ultimi tempi di crisi economica sta diventando drammatico e preoccupante. Secondo Istat sono ormai ben 72.000 le persone che in Italia vivono senza una casa, in macchina, roulotte o camper.
Attraverso la presentazione di due opere di Paola Musa, un romanzo – Condominio Occidentale, Salerno Editrice – e una raccolta poetica – Ore venti e trenta, Albeggi Edizioni – e la lettura di alcuni passi e versi delle stesse, la finzione letteraria si intreccerà con la realtà di tante storie delle vite che Binario 95 accoglie ed accompagna, con fantasia, intelligenza e, soprattutto, rispetto. L’iniziativa è promossa da Albeggi Edizioni e Salerno Editrice in collaborazione con Anima, l’associazione per la diffusione del sociale nei valori di impresa e con Europe Consulting ONLUS, la cooperativa sociale che gestisce Binario 95.

Binario 95 è il centro polivalente diurno e notturno per persone senza dimora creato con il sostegno di Ferrovie dello Stato Italiane e finanziato da Roma Capitale, Provincia di Roma e Regione Lazio, presso la Stazione Termini di Roma, che accoglie persone in stato di disagio, accompagnandole in un percorso di reinserimento sociale e lavorativo.

Condominio Occidentale narra proprio la storia di una donna rimasta improvvisamente senza casa che, insieme alla figlia, vive nella sua auto, in un campo di senzatetto, un rifugio a cielo aperto per chi ha perso la casa, il lavoro, il proprio status sociale. Il romanzo è a sua volta la traduzione narrativa della omonima poesia contenuta nella raccolta Ore venti e trenta, un vero e proprio “TG della sera in versi”, che affronta con un linguaggio poetico affilato e crudo temi quali l’emarginazione, la povertà, la solitudine, la violenza sulle donne, l’immigrazione, il disagio giovanile. Condominio Occidentale è diventato anche uno spettacolo teatrale portato in scena dalla Compagnia TeArca Onlus sotto la guida di Tiziana Sensi, composto da attori non vedenti, ipovedenti e normodotati, che ha raccolto grande successo di critica e di pubblico, e il sostegno di molte istituzioni.

Interverranno all’evento: Paola Musa, poetessa e romanziere, Daniela Carosio e Amedeo Piva, di Ferrovie dello Stato Italiane, Alessandro Radicchi, Presidente di Europe Consulting ONLUS, Sabrina Florio, Presidente di Anima. Letture di Tiziana Sensi, Anna Cianca, Galliano Mariani, Alessandro Waldergan.

La creatività dell’invito è stata realizzata dagli ospiti di Binario 95. L’invito è allegato.

Per informazioni:Binario 95, Valentina Difato: tel. 06 44360793- Albeggi Edizioni: tel. 340 7461295

TULA: Festival di poesia “Parole nel Mondo”

TULA. Ancora una volta Tula all’attenzione del mondo culturale isolano ed internazionale con la 3° edizione del Festival di Poesia “Parole nel Mondo” che rappresenta una immensa platea di autori da sempre impegnati a propugnare la Pace e la solidarietà universale. «Parole nel Mondo – dice l’organizzatore locale, il poeta e scrittore Franco Masia – tende a portare in ogni casa la luce della fraternità». La data fissata per l’incontro è sabato 19 maggio. Si terrà nell’anfiteatro comunale, a partire dalla 18. Reciteranno loro componimenti i poeti: Franco Masia, Stefano Demelas (Chiaramonti), Giuseppe Pintore (Ortueri), Lussorio Cambiganu (Pattada), Salvatore Sini (Berchidda), Gabriele Impaglione (Benos aires); le poetesse: Anna Maria Careddu (Tempio), Giovanna Lai e Tetta Becciu (Ozieri), Antonella Iaschi e Marina Mastino (Olbia), Vittoria Calzaghe (Laerru). Relazioni saranno svolte da Giovanna Mulas (Lanusei) e Enrica Meloni (Siliqua), giornaliste e affermate scrittrici. Sul palco per recitare alcuni brani sulla Pace saliranno gli attori Carmela Arghittu (Pattada), Paola Manca (Tuscania), Feliciana Cocco (Tula) e Nino Pericu (Oschiri). Canteranno canzoni dei vari paesi inseriti nel Festival, Gian Luca Cotza (Il 5° Moro), Lucia Budroni, Carla Denule e Manuela Gruada (Oschiri). Il critico d’arte Roberto Carta ed il tipografo Gianni Biddau illustreranno le finalità della manifestazione e presenteranno l’ultima fatica letteraria di Franco Masia ( sua sesta opera) dal titolo “Boghes dae su ‘entu”. Le artiste ozieresi-tulesi Anna e Daniela Squintu esporranno alcune loro pitture di impegno poetico e descrittivo della nostra isola e del mondo femminile più in particolare. Condurrà la serata don Giacomo Fara con l’assistenza al mixer del musicista Giovanni Becca.

(Fonte articolo: La nuova Sardegna)

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CARTA D’IDENTITA’ – di MAHMOUD DARWISH

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CARTA D’IDENTITA’ – di MAHMOUD DARWISH

Prendi nota
sono arabo
carta di identità numero 50.000
bambini otto
un altro nascerà l’estate prossima.
Ti secca?

Prendi nota
sono arabo
taglio pietre alla cava
spacco pietre per i miei figli
per il pane, i vestiti, i libri
solo per loro
non verrò mai a mendicare alla tua porta.
Ti secca?

Prendi nota
sono arabo
mi chiamo arabo non ho altro nome
sto fermo dove ogni altra cosa
trema di rabbia
ho messo radici qui
prima ancora degli ulivi e dei cedri
discendo da quelli che spingevano l’aratro
mio padre era povero contadino
senza terra né titoli
la mia casa una capanna di sterco.
Ti fa invidia?

Prendi nota
sono arabo
capelli neri
occhi scuri
segni particolari
fame atavica
il mio cibo
olio e origano
quando c’è
ma ho imparato a cucinarmi
anche i serpenti del deserto
il mio indirizzo
un villaggio non segnato sulla mappa
con strade senza nome, senza luce
ma gli uomini della cava amano il comunismo.

Prendi nota
sono arabo e comunista
Ti dà fastidio?
Hai rubato le mie vigne
e la terra che avevo da dissodare
non hai lasciato nulla per i miei figli
soltanto i sassi
e ho sentito che il tuo governo
esproprierà anche i sassi
ebbene allora prendi nota che prima di tutto
non odio nessuno e neppure rubo
ma quando mi affamano
mangio la carne del mio oppressore
attento alla mia fame,
attento alla mia rabbia.

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Tornato semiclandestinamente in patria nel 1948, dopo un esilio forzato in Libano, trovò il villaggio natale raso al suolo.
Il suo impegno politico, che si manifesta anche nell’attività giornalistica, gli ha causato numerosi arresti e lo ha costretto a vagare a lungo da un paese all’altro. Durante la permanenza a Beirut, approdo di esuli e intellettuali non solo arabi, entra in contatto con la letteratura internazionale.
Il suo linguaggio poetico attinge alle lotte, alla solitudine, alle sofferenze del vissuto quotidiano traducendo la condizione palestinese in un’esperienza umana di valore universale.
Considerato tra i più grandi poeti arabi contemporanei, ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, come il Lannan Foundation Prize for Cultural Freedom (2002, USA), il Prince Claus Prize (2004, Paesi Bassi) e il Golden Wreath Award, Struga Poetry Evenings (2007, Macedonia).
Tra le sue opere: Elogio dell’ombra sublime (1983), Una memoria per l’oblio (1987), Meno rose (1987), Assedio (2002).
In Italia Epoché ha pubblicato Murale (2005), Oltre l’ultimo cielo. La Palestina come metafora (2007), Il letto della straniera (2009), Come fiori di mandorlo o più lontanto (2010)